Il sistema detentivo per stranieri
Pur avendo cambiato svariate volte denominazione ufficiale, i centri di detenzione per stranieri sono funzionanti sin dal 1998 e, da allora, hanno visto transitare al loro interno oltre 200 mila persone. I Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) attivi alla fine del 2022 erano 10, per una capienza ufficiale del sistema detentivo per stranieri pari a 1395 posti. A causa delle ripetute proteste e dei continui danneggiamenti subiti dalle strutture, la capacità effettiva del sistema è stata tuttavia sempre ridotta. Alla fine del 2022, i posti effettivamente disponibili nei Cpr erano solo 744.
Gran parte dei Cpr esistenti sono collocati in aree extraurbane, nei pressi di aree militari o aeroportuali e all’interno di plessi già utilizzati come strutture penitenziarie o caserme. In altri casi, i Cpr sono situati all’interno di strutture polifunzionali che ospitano anche centri di accoglienza per richiedenti asilo. Si tratta in genere di luoghi scarsamente accessibili, lontano dallo sguardo della società civile.
L’autorità responsabile per la gestione dei Cpr è la Prefettura UTG competente territorialmente, che affida l’erogazione dei servizi alla persona al loro interno a privati o enti del terzo settore. Nel periodo 2018-2021, il costo complessivo per la gestione del sistema detentivo per stranieri è stato di oltre 52 milioni, di cui 38 milioni sono stati spesi per la sola gestione delle strutture. Secondo le nostre elaborazioni, il costo medio annuo di un singolo Cpr nel periodo 2018-2021 si aggira intorno al milione e mezzo di euro, inclusi i tutti costi di manutenzione, mentre il costo medio annuo di un posto all’interno di un Cpr è di circa 21 mila euro.
CPR Caltanissetta - Pian del Lago
CPR Gorizia - Gradisca d'Isonzo
CPR Potenza - Palazzo San Gervasio
CPR Trapani - Milo
Il sistema detentivo per stranieri
Pur avendo cambiato svariate volte denominazione ufficiale, i centri di detenzione per stranieri sono funzionanti sin dal 1998 e, da allora, hanno visto transitare al loro interno oltre 200 mila persone. I Centri di permanenza per il rimpatrio (Cpr) attivi alla fine del 2022 erano 10, per una capienza ufficiale del sistema detentivo per stranieri pari a 1395 posti. A causa delle ripetute proteste e dei continui danneggiamenti subiti dalle strutture, la capacità effettiva del sistema è stata tuttavia sempre ridotta. Alla fine del 2022, i posti effettivamente disponibili nei Cpr erano solo 744.
Gran parte dei Cpr esistenti sono collocati in aree extraurbane, nei pressi di aree militari o aeroportuali e all’interno di plessi già utilizzati come strutture penitenziarie o caserme. In altri casi, i Cpr sono situati all’interno di strutture polifunzionali che ospitano anche centri di accoglienza per richiedenti asilo. Si tratta in genere di luoghi scarsamente accessibili, lontano dallo sguardo della società civile.
L’autorità responsabile per la gestione dei Cpr è la Prefettura UTG competente territorialmente, che affida l’erogazione dei servizi alla persona al loro interno a privati o enti del terzo settore. Nel periodo 2018-2021, il costo complessivo per la gestione del sistema detentivo per stranieri è stato di oltre 52 milioni, di cui 38 milioni sono stati spesi per la sola gestione delle strutture. Secondo le nostre elaborazioni, il costo medio annuo di un singolo Cpr nel periodo 2018-2021 si aggira intorno al milione e mezzo di euro, inclusi i tutti costi di manutenzione, mentre il costo medio annuo di un posto all’interno di un Cpr è di circa 21 mila euro.
il progetto Trattenuti
A cosa servono e quanto costano i Cpr?
Trattenuti è il nome con cui nel gergo burocratico vengono definiti gli stranieri che fanno ingresso in un Centro di permanenza per il rimpatrio (Cpr). Tali strutture sono destinate a trattenere in detenzione i cittadini stranieri destinatari di un provvedimento di rimpatrio, nelle more della sua esecuzione. In alcuni casi specifici, esse possono essere utilizzate anche per trattenere richiedenti asilo.
Nato da una collaborazione tra ActionAid Italia e il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Bari, il progetto Trattenuti raccoglie dati e informazioni sul funzionamento dei Cpr con l’obiettivo di gettare luce sull’efficacia e i costi di uno degli strumenti più controversi e meno trasparenti delle politiche migratorie italiane.
work in progress
Continueremo ad aggiornarvi
Tutti i dati pubblicati sulla piattaforma Trattenuti sono stati raccolti tramite richieste di accesso civico generalizzato indirizzate al Ministero dell’Interno, alle Prefetture e alle Questure competenti per territorio. La piattaforma è in continuo aggiornamento.